Ci vediamo nella prossima reincarnazione Eva

By Alessandro Carosi

Eva era una mia buona amica dai tempi di Shot Espresso e la sua vita non e’ mai stata facile.

Nascere in un corpo che non riconosci tuo e’ già sufficiente per renderti la vita un inferno, aggiungici che nasci in Italia in un periodo in cui il paese e’ ancora altamente cattolico e essere omosessuale e’ considerata una malattia e peccato, la popolazione di mentalità piccola e ristretta come un buco del culo aggiunge legna nel fuoco che arde pesantemente in quell’ inferno mascherato da paradiso che e’ L’ Italia, te ne vai a Londra per poter essere te stessa e quando cominci finalmente a poter esprimere la tua sessualità il cancro arriva, combatti e lo sconfiggi ma ritorna, decidi di combattere di nuovo ma questa volta e’ il governo stesso che ti abbandona e ferma la tua chemioterapia perché c’è un altro virus nel mondo da sconfiggere e automaticamente diventi cittadina di serie b, il coronavirus che e’ arrivato all’ improvviso e che il governo non essendo preparato dopo anni in cui ha tagliato fondi alla sanità pubblica fregandosene completamente di virus altamente più mortali come il cancro, la depressione, attacchi di cuore, diabete e via dicendo non ha i mezzi per questa nuova malattia che e’ spuntata fuori all’ improvviso, cosa fare ? Decidono che chi sta già male, anziani, diventano automaticamente meno importanti dal resto della popolazione, come una beffa, non solo ci lasciano morire lentamente togliendoci dei diritti che sono naturali come sanità pubblica ed educazione ma ora ci fanno anche credere che stanno facendo di tutto per salvarci lasciando morire chi non può stare al passo, vorrei gridare, piangere ma a che cosa serve ? Pochi hanno il tempo di preoccuparsi di te perché sono troppo presi a sopravvivere, il sistema e’ strutturato in modo in cui tu abbia pochissimo tempo per pensare e preoccuparti degli altri, il sistema e’ fatto per dividerci.

Hanno firmato la tua condanna a morte e questa tua lettera una delle ultime e’ un testamento lasciato nell’ etere che spero porti a riflettere più persone possibili.

Mi mancherai Eva, mi mancherai in questa temporanea vita terrena ma sento che ci rivedremo da qualche altra parte, nell’ aldilà o nella prossima reincarnazione.

Di Eva La Rossa

“ Non avrei mai pensato di dover ritrovarmi a pensare su come fare e avere le mani legate.
Vedete, la vita è davvero bizzarra, per anni tutto va bene, ti realizzi, hai un buon lavoro, un buon stipendio, affitti o compri la casa dei tuoi sogni, risparmi…
Insomma tutte cose che ti aprono le porte verso un futuro sereno e apparentemente tranquillo.
Poi boom… di punto in bianco la realtà di carta pesta su cui fondavi le tue certezze crolla improvvisamente e la routine viene stravolta senza che tu abbia nemmeno il tempo di realizzare quello che sta succedendo.
Mai come in questo momento mi sento di avere paura… ma non per il virus in sé, ma per tutto quello che sta causando.
Molti di voi sanno la mia dura battaglia che dura da 2 anni, io già all’epoca decisi di non scappare e rimasi qua per tutto il percorso della malattia recidiva compresa.
Scelta presa di petto ma rivelatasi buona dato che veramente siamo aiutati in tutto.
A quanto pare ora non dipende più da noi, e dico noi parlando per tutti i pazienti con patologie in atto di qualsiasi tipo dato che automaticamente siamo finiti nel girone B o C.
Che bizzarro tutto questo, combatti tanto a livello fisico e mentale fino a quando ti arriva la chiamata dal team oncologico e ti strappano via quel briciolo di certezza terapeutica che sai che ti tiene in vita.
Ebbene si, le persone che fino al giorno prima ti supportano in tutto ora per forza devono essere quelle che ti sospendono le chemioterapie e le radioterapie perché l’emergenza sta arrivando anche qua e non possono metterti in ulteriore rischio di quello in cui sei già.
Vedete, sentirsi dire che in caso di contagio e bisogno di respiratore data la mia situazione non verrei nemmeno considerata è qualcosa di surreale.
E ancora una volta voglio invitarvi a riflettere sul fatto che davvero siamo niente davanti al destino e alla vita… le certezze che ci costruiamo sono solo pretesto di illusione.
Apprezzate ciò che avete e smettete di lamentarvi per qualsiasi cosa e tirate fuori la dignità.
In questi giorni mi sento dire… eh, beata te che prendi benefits e non rischi il lavoro con tutto quello che c’è da pagare…
Io ho in ballo qualcosa di molto più grande del lavoro e dello stipendio e personalmente il denaro davanti a certe situazioni vale meno del niente.
Non so come andrà onestamente… senza terapie c’è probabilità di un peggioramento galoppante ma purtroppo il solo essere ottimisti questa volta non serve.
Ragazzi proteggetevi il più che potete, state a casa ed evitate i contatti.
Se vi minacciano di licenziarvi pazienza, una soluzione si troverà.
La vita non può essere paragonata al denaro e al dovere.
Sta per arrivare qualcosa che nessuno sa come gestire e dovete tutelarvi cazzo!
Memorie da una vita di serie B. “

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